mercoledì 6 settembre 2017

Suomikumma

Quest'anno si festeggia il centesimo anniversario dell'Indipendenza della Finlandia dall'Impero Russo.
Apprendiamo infatti da Wikipedia che
Il 6 dicembre 1917, poco dopo la rivoluzione d'Ottobre in Russia, la Finlandia dichiarò la propria indipendenza. Dopo un breve tentativo di stabilire una monarchia, nel 1918 il Paese fece l'esperienza di una breve ma sanguinosa guerra civile fra 'rossi' e 'bianchi', i primi sostenuti dai sovietici i secondi dai tedeschi, guerra vinta dai 'bianchi', questo avrebbe caratterizzato la politica locale per molti anni. Il 1919 vide la nascita della repubblica finlandese. 
Visto che la Finlandia è un paese che mi piace così tanto da averci ambientato anche un mio racconto (e forse altri in futuro), come festeggiare nel modo migliore?

Intanto, con un bel viaggio a Turku e a Helsinki.
Sì, proprio Turku, dove poco tempo fa c'è stato un attacco terroristico. Perché io non tratto coi terroristi. E neanche i finlandesi: li ho trovati tutti rilassati, sulle rive del fiume Aura o nella kauppatori, a bere alcolici.

(dite la verità: anche voi volete quel bicchiere)

Si vede che i finlandesi ci tengono alla loro storia. A Turku infatti ho visitato: un'antica farmacia trasformata in un pub. Un'antica banca trasformata in un pub. Un'antica scuola trasformata in un pub. Un'antica nave trasformata in un pub, ormeggiata sulle rive dell'Aura. E, fuori Turku, un'antica stazione dei pompieri trasformata, chi l'avrebbe mai detto?, in pub.

Già che ero a Turku, ho fatto una capatina all'Archipelago, l'insieme di isole, isolette e isolotti poco lontano dalla città. Ho infatti intenzione di ambientare su una di queste isolette il prossimo racconto del Silenzioso, il mio personaggio già protagonista di Vendetta Finlandese.
E cosa c'è di meglio di una ricerca sul campo per documentarsi?





La mia gita mi ha poi portato a Helsinki, la capitale. Ho visitato il Museo Nazionale, che si trova in un edificio molto inquietante sulla Mannerheimintie, costruito a inizio 1900 su ispirazione di chiese e castelli medievali finlandesi. Una bella scorpacciata di storia e cultura locale, arricchita da una mostra sulla preistoria del paese, una mostra sulle culture delle popolazioni dell'Artico e da "The Public and the Hidden Finland", una mostra di fotografie storiche.

(non so cosa si fumavano questi sciamani, ma lo voglio!)

(il tricheco puccioso!)

(Miss Finlandia 1934. Che volete, ho un debole per le finlandesi)

Mentre visitavo il museo, ho ricevuto anche notizia del fatto che il mio racconto Ascensione Negata è finalista al Premio Urania Short 2017.


E per festeggiare, la sera prima del rientro all'ovile, birra allo Steam Hellsinki, locale steampunk.

In valigia, l'immancabile Kindle. E questo è l'altro mio modo di festeggiare questo centenario: mi sono portato dietro gli ebook Finnish Weird, una serie di pubblicazioni annuali che sono delle ottime introduzione allo suomikumma, la narrativa Weird (kumma = strano) di autori finlandesi. Contengono brevi articoli sugli autori e alcuni racconti o brani dei loro romanzi, tradotti in inglese.
Purtroppo non sono riuscito a partecipare alla Worldcon 75 di Helsinki: vedo di recuperare con un po' di letture locali.

Come scritto da Anne Leinonen nella introduzione al numero di quest'anno, "Finnish speculative fiction is not a solitary island, but an integrated part of the mainstream. Part of the reason for this is probably that we never developed commercial markets for people wanting to publish nothing but genre fiction. We have had to infiltrate, adapt and fight for room in the mainstream. It is this underdog experience that has taught Finnish Weird to react to current events and be sensitive to various social issues."

Nello stesso numero sono introdotte tre scrittrici: Magdalena Hai, detta la Regina dello Steampunk Finlandese, J. S. Meresmaa, che ha scritto una serie di storie ambientate in una Tampere steampunk, e Viivi Hyvönen, autrice del romanzo "The Monkey and the New Moon", del quale si può leggere un brano.

Inutile nasconderlo: i finlandesi sono gente strana, tanto che li possiamo tranquillamente definire i giapponesi dell'Europa. E non mi sorprende che la loro letteratura fantastica sia qualcosa di particolare. Quando avrò tempo dovrò leggere più suomikumma.

(dei sotterranei della Suomenlinna vi parlo un’altra volta, va bene?)

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