sabato 4 gennaio 2014

A Conspiracy of Alchemists: recensione

Come promesso un po' di tempo fa, ecco una mia breve recensione del romanzo A Conspiracy of Alchemists di Liesel Schwarz, primo volume de "The Chronicles of Light and Shadow".

La protagonista di questo primo romanzo della scrittrice è Eleanor Chance, giovane donna e unica pilota di dirigibile del gentil sesso, le cui avventure sono ambientate in un inizio XX secolo alternativo. Nel mondo di Eleanor (Elle per gli amici e per noi lettori), infatti, assieme agli esseri umani convivono creature magiche appartenenti all'Ombra.

La trama in breve:
Elle viene incaricata da Marsh Greychester di trasportare un misterioso oggetto da Parigi all'Inghilterra, missione nella quale fallisce in quanto l'oggetto le viene sottratto dall'alchimista Sir Eustace Abercrombie. Suo padre viene poi rapito e lei si mette alla sua ricerca assieme a Marsh, che investiga su una misteriosa congiura di alchimisti. I due fanno una romantica tappa a Venezia e finiscono a Istanbul per lo scontro finale con il cattivo di turno.

Non è il mio riassunto della trama a essere confuso, è proprio fatta così la storia.

L'autrice sembra divertirsi a tirare fuori quanti più elementi possibile, in una continua invenzione di situazioni e personaggi che dovrebbe meravigliare il lettore ma che alla lunga lo sfinisce. Tutti gli elementi vengono presentati per il tempo necessario richiesto dalla trama, per poi sparire nel dimenticatoio, senza la minima elaborazione di come potrebbe veramente essere un mondo contenente tutte quegli elementi soprannaturali. Scienziati, alchimisti, fate, templari, vampiri, viaggio onirici, elfi, e quant'altro la fantasia dell'autrice ha deciso di mettere dentro. L'Ombra è uno scatolone dentro il quale la Schwarz mette un po' di tutto: i cattivi, creature fatate, cattive abitudini quali il fumo e l'alcol (veramente). Non necessariamente cose negative, ma anche solo misteriose o anomali, lasciando perplesso il lettore su cosa effettivamente essa sia.

La protagonista è forse quello che funziona meno di tutto. Dovrebbe essere una vera dura, ma si comporta come un'adolescente capricciosa e testarda, che passa come niente dalle lacrime alla gioia.
Gli eventi semplicemente accadono attorno a lei. È un personaggio chiave: è un Oracolo, è figlia dell'inventore del primo girocottero, è un'aviatrice. Purtroppo il personaggio non viene determinato da quello che fa, ma da quello che le succede. Marsh Greychester invece non è nulla di più di un James Bond seduttore. Il rapporto tra i due va avanti con sentimenti altalenanti, ma finisce in maniera estremamente prevedibile.

Mentre i protagonisti sollevano alcune perplessità, va detto che i personaggi più riusciti sono quelli secondari: uno stregone e il suo negozio di cose strane, una vampira che va in vacanza sui Carpazi, una strega che si nutre della gioventù altrui, un satiro che con la sua famiglia gestisce una casa sicura per personaggi dell'Ombra in fuga. Tramite questi e altri personaggi secondari l'autrice riesce a rendere una certa idea di un mondo nel quale Luce e Ombra convivono fianco a fianco...

Insomma, una lettura che va giù tranquilla come acqua di rubinetto, ma che non riesce a liberarsi dai cliché e da una eccessiva voglia di riempire per forza di cose meravigliose il suo universo narrativo.

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