Barbenheimer è il mio racconto presente nell’antologia Macchine, IA e Robot, speciale di Urania evoluzione del Millemondi dedicato agli autori italiani.
Vi ricordate di sicuro del meme di Barbenheimer nato dall’uscita nelle sale cinematografiche nello stesso giorno nelle pellicole Barbie e Oppenheimer. Due film completamente diversi ma che hanno generato questo cortocircuito mentale e memetico.
L’idea mi ha affascinato e ho pensato, perché non scriverlo veramente?
Sono partito da due semplici elementi – le bambole di plastica Barbie e Oppenheimer, lo scienziato incaricato di costruire la bomba atomica. Sono partito con poco, senza alcuna chiara idea di dove andare a finire. Non sapevo neanche che avrei parlato di IA, ma è in quella direzione che la storia, e i personaggi, mi hanno portato.
Sono molto felice di partecipare a questa iniziativa del meglio della fantascienza italiana secondo Urania con un racconto dalle origini così particolari, assieme agli altri autori
S/Confinati, antologia che ho curato assieme a Simonetta Olivo. Il tema di questa antologia è il Confine, inteso in senso fisico e mentale, concetto esplorato con gli strumenti della narrativa fantastica.
Simonetta e io abbiamo scelto un’impostazione particolare. Metà dei racconti presenti nel volume sono stati scritti da autori triestini – sui quali ha pesato la storia di Trieste come città di confine tra più mondi e periodi storici.
Scrittrici e scrittori triestini appartengono al gruppo FantaTrieste, molti probabilmente già li conoscete, e sono Simonetta Olivo, Fabio Aloisio, Fabio Calabrese, Roberto Furlani e Zeno Saracino.
L’altra metà dei racconti è scritta da autrici e autori provenienti da paesi con i quali Trieste stessa ha avuto relazioni storiche, culturali, ideologiche e linguistiche nel corso della sua storia: Marco Apollonio (Slovenia), Arben Dedja (Albania), Katharina Köller (Austria), Veronika Santo (Croazia), Jasmina Tešanović (Serbia).
Traduzioni a cura di Alice Cimador, Agnese La Porta e Maria Teresa Petrigliano.
È uscita Hallucigenia: Antologia di fantasy surrealista e psichedelico, a cura di Andrea Berneschi e Michele Borgogni, che hanno riunito un gruppo di allucinati e allucinanti autori per avere dei racconti fantasy al di là dell’inimmaginabile.
Io sono presente con il racconto “La Storia della Guida” dove riprendo il personaggio di Butros, già protagonista della mia antologia Incubi dalle Sabbie (ed. Delos).
È forse il racconto più GeneWolfiano e Borgesiano che abbia mai scritto, dove il misticismo Sufi si unisce all’Effetto Droste di storie narrate nella migliore tradizione araba – è una sfida per il lettore a raccogliere tutti gli indizi e cercare di ricostruire la storia.
Lo potete acquistare qua.
Per chi fosse interessato agli altri miei racconti arabi.
Nessun commento:
Posta un commento