domenica 30 maggio 2021

Tropismes

Letture colte del fine settimana: Tropismes di Nathalie Sarraute, un classico della letteratura francese.

Nathalie Sarraute: per definire una sua opera Sartre ha coniato il termine antiromanzo.

Nata nel 1900 ha pubblicato la sua prima opera nel 1939. Quando le chiesero come mai non avesse iniziato a scrivere prima, rispose: “perché non avevo niente da dire” ❤

Avete presente tutto l’ambaradan su showdonttell, POV, arco del personaggio e annesso circo di maestri e maestrini? In una cinquantina di pagine Sarraute se lo piega e mette in taschino.

In biologia i Tropismi sono movimenti e crescite spontanee degli organismi in risposta a stimoli ambientali esterni.

I Tropismi di Sarraute sono la stessa cosa, ma a livello mentale inconscio. Momenti talmente rapidi che evaporano e vengono dimenticati subito, i tropismi di questa raccolta piegano il tempo passando da frazioni di secondo a pagine. Movimenti interiori che precedono (e fanno strada) parole e azioni, ben prima dell’intervento della nostra coscienza.

Sarraute: “non potevo scrivere in maniera tradizionale perché non mi permetteva di esprimere quello che provavo”. La struttura tradizionale del romanzo viene vista come rumore di fondo che impedisce di esprimersi.

Nel suo “L’Età del Sospetto” Sarraute propone la visione dello scrittore come scienziato, ovvero come continuo sperimentatore – e come scienziato deve valutare i risultati dei suoi esperimenti.


mercoledì 12 maggio 2021

Driftglass

Driftglass è la prima raccolta di racconti di Samuel Delany, e raccoglie tutte le sue storie uscite tra il 1966 e il 1970 su varie riviste e antologie. Il volume è stato pubblicato da Signet Books nel 1971. In Italia è uscito sul Robot numero 35 (Febbraio 1979) con il titolo di “Al servizio di uno strano potere”.


"The Star Pit", che apre la raccolta, è quasi un romanzo breve dalle numerose tematiche. La parte iniziale introduce il protagonista Vymes, e la comune con la quale viveva e i bambini che venivano collettivamente cresciuti. Ma la famiglia gli viene portata via da una non meglio precisata guerra e un decennio dopo troviamo Vymes come meccanico di astronavi presso lo Star Pit, il Pozzo Stellare ultima tappa prima della fine della galassia. Oltre il bordo della Via Lattea gli equipaggi umani impazziscono e soltanto alcune persone, dette “golden” dalla cintura dorata che portano, posso viaggiare tra le galassie. Il problema è che questi golden sono asociali, antipatici e crudeli. The Star Pit è una storia sui limiti, spaziali, temporali e sociali e sulla reazione dell’uomo alla loro presenza. Il racconto inizia con la descrizione di un ecologiario, una specie di mini-ecosistema autosuffciente e sigillato, ma presto capiamo che tutta la galassia, e la vita del protagonista, è un ecologiario con le stesse caratteristiche: un ambiente chiuso dove gli stessi ricorrono gli stessi elementi, utilizzati di volta in volta in maniera diversa.
The Star Pit è anche diventato un radiodramma trasmesso dalla WBAI di New York per un decina di anni in occasione della Festa del Ringraziamento.

"Dog in a Fisherman’s Net" è ambientato su un’isola greca e ha come protagonista Spyros, un pescatore il cui fratello Panos è morto in un incidente. Mentre sistemava le reti dopo una giornata di pesca un cane vi si è avvolto dentro; piuttosto che strappare le preziose reti il cane viene ucciso ma Panos finisce accoltellato nella confusione. Spyro decide che la sua vita vale più delle reti che getta e decide di abbandonare l’isola. L’ispirazione per questa storia viene da un viaggio dell’autore in Grecia, e dalla sua osservazione del paesaggio e delle genti. C’è un filo sottile di magia, più intuito che esplicato, e riferimenti ad antichi culti e riti praticati dalle donne del luogo.

"Corona" ha come protagonisti Dianne Lee Morris, una telepate che sente le emozioni negative e soffre di crisi suicide, e Buddy, un giovane dalle limitate capacità mentali che si mette sempre ne guai. Entrambi trovano nella musica di Bryan Faust la gioia e la forze per resistere alle sofferenze. Forse uno dei racconti meno interessanti della raccolta.

"Aye, and Gomorrah...", vincitore del Premio Nebula, era stato pubblicato per la prima volta su Dangerous Vision di Harlam Ellison. Il protagonista è uno spaziale, che come tutti gli spaziali è stato castrato per poter operare nello spazio. Come tali gli spaziali sono oggetto del desiderio sessuale da parte dei cosiddetti frelks. Desiderio sessuale, norme sociali, convenzioni di genere vengono affrontate in questo racconto che sembra dire ancora molto: risulta attuale sia rispetto al 1967 nel quale è stato scritto che al giorno d’oggi.

In "Driftglass" alcuni umani vengono modificati con branchie e pinne per lavorare negli ambienti sottomarini. Cal Svenson è uno di loro ma a causa di un incidente nella zona del Slash è rimasto invalido. Passa la sua vita in un villaggio di pescatori ai tropici. Apprende però che un altro modificato tenterà la sua stessa impresa nello Slash, e fa amicizia con le nuove generazioni di “anfibi”. Ritorna qui il tema del limite umano, rappresentato dal punto di vista di chi è andato oltre l’uomo per un breve periodo ma quel mondo ormai gli è precluso.
You know all the Coca-Cola bottles and cut-crystal punch bowls and industrial silicon slag that goes into the sea?

I know the Coca-Cola bottles.

They break, and the tide pulls the pieces back and forth over the sandy bottom, wearing the edges, changing their shape. Sometimes chemicals in the glass react with chemicals in the ocean to change the color. Sometimes veins work their way through in patterns like snowflakes, regular and geometric; others, irregular and angled like coral. When the pieces dry, they’re milky. Put them in water and they become transparent again.
"We, in Some Strange Power’s Employ, Move on a Rigorous Line" è un tributo a Roger Zelany, che anche appare come personaggio.
'My name's Roger...' followed by something Polish and unpronounceable that began with Z and ended with Y
Gila Monster è un’enorme macchina posa cavi, che connette ogni comunità del mondo a luce e telefono. Che la comunità lo voglia o meno. E nel caso della comunità di Roger, una gang di motociclisti dell’aria, questa volontà manca del tutto. Ne nasce uno scontro mortale tra il protagonista Blacky Jones e Roger Z.

È la versione New Age di un racconto di Robert A. Heinlein del 1940, The Roads Must Roll, che racconto di uno sciopero da parte dei gestori delle strade mobili che connettono gli Stati Uniti. Ma mentre Heinlein ci parla dell’inevitabilità del progresso tecnologico (le strade sono tutte in funzione nella sua storia), Delany ci racconta di quello che succede prima, di questo Potere che si espande e copre il pianeta (si cita anche una rete globale di computer) e delle reazioni dei singoli e delle comunità locali. Solarpunk ante litteram.


"Cage of Brass" è il dialogo tra tre ospiti di una prigione dalla quale è impossibile evadere. I tre sono isolati in tre celle separate ma per la particolare configurazione del luogo possono udirsi a vicenda tramite le vibrazioni delle condutture dell’acqua. Si confessano i loro crimini mentre il protagonista Jason Cage, architetto, che ha studiato i piani di costruzione del luogo, sa come fuggire. Più che il dialogo, nel quale gli altri due tentano di convincere Cage ad aiutarli a fuggire, il racconto è interessante per il racconto del delitto di Cage, ambientato a Venezia e denso e lirico.

In "High Weir" i membri di una spedizione archeologica tra le rovine marziane impazziscono uno alla volta a causa degli ologrammi marziani conservati nelle rocce. Niente di più e niente di meno.

"Time Considered as a Helix of Semi-Precious Stones", vincitore dei Premi Hugo nel 1970 e Nebula nel 1969, ha come protagonista un criminale e camaleonte (capace di interpretare sempre personaggi nuovi) del quale si conoscono solo le iniziali H.C.E. (tratte dal Finnegans Wake). Le pietre semi preziose del titolo sono la parola in codice usata tra criminali, rinnovata ogni mese. Esse rappresentato il passare del tempo nella vita di HCE. Lo seguiamo in varie fasi della sua carriera: da giovane quando ruba un elicottero, a New York quando tenta di vendere della merce rubata, su Tritone dove ha aperto una gelateria che usa come copertura per le sue attività. Nel corso dei mesi torna a incontrare le stesse persone: l’Agente dei Servizi Speciali Maud Hinkle e il boss della mafia Arty the Hawk. Ritorna qui un concetto appena accennato in High Wier, ovvero quello dell’informazione olografica, che permette di avere tutti i dati e le proiezioni a partire da un singolo frammento.

È un racconto strano, denso: nella sola prima pagina di lettura si trovano citazioni di geometria cartesiana, Il Libro della Giungla di Kipling e James Joyce. Damon Knight, curatore della rivista Orbit, commentò il racconto dicendo: "Chip, what is this story about. It doesn't make any sense to me at all."

Non si arriva mai a una vera conclusione, si continua a girare in cerchi e cerchi. Ha un movimento a spirale. Il tempo, ci dice Delany, non è circolare, le cose non ritornano mai a essere come erano all’inizio, e anche gli schemi ricorrenti si ripresentano sempre con delle variazioni. La domanda alla quale cerca di rispondere non è “Perché le cose avvengono?” ma piuttosto “Perché avvengono sempre cose nuove?” che ha una sfumatura diversa.

"Night and the Loves of Joe Dicostanzo", il racconto che chiude l'antologia, è quasi una prova per Dhalgren. Alcuni personaggi, forse reali, forse creati dalla mente del protagonista, sono chiusi in un castello astratto e rimuginano sulla loro stessa esistenza. È il mondo visto attraverso gli occhi di uno psicotico.

Driftglass come antologia presenta una serie storie su alienazione, paura del cambiamento e dei propri limiti; tutti i protagonisti sono stranieri rispetto al luogo nel quale si trovano - l'unico a casa sua è il pescatore greco Spyros, che infatti decide di andarsene in giro per il mondo.