Finding the Mother Tree: Discovering the Wisdom of the Forest è un libro di memorie della scienziata Suzanne Simard, e racconta come l’autrice sia giunta all’importante scoperta che in una foresta gli alberi comunicano e collaborano tra di loro.
Simard ha iniziato lavorando per compagnie di legnami, il cui problema principale era piantare e far crescere nuovi alberi dopo aver disboscato un’area. La prassi tradizionale era piantare monoculture di alberi con legni pregiati. Il lavoro di Simard, che poi si è finalizzato nella sua tesi di laurea e nel lavoro successivo al Ministero delle Foreste e all’Università della Columbia Britannica, ha riguardato lo studio di cosa rende sana e prospera una foresta.
Gli alberi, ha concluso Simard, comunicano e distribuiscono nutrimento tramite una rete sotterranea di funghi e radici; ci sono alberi “madri” che si prendono cura dell’intera foresta facendo da “nodi” per questa rete. Soprattutto, la collaborazione tra piante è inter-specie.
Nel libro viene narrata una riunione con i proprietari delle compagnie di legname dove emerge tutta la differenza di pensiero tra loro e Simard. La scienziata spiega che gli alberi di specie diverse collaborano e si aiutano a vicenda, proponendo di abbandonare il concetto di monocultura e iniziare i rimboscamenti con più specie, ma i proprietari (capitalisti fino al midollo) non riescono a seguirla in questo cambio di paradigma: per loro esiste solo la competizione, sia in affari che in natura.
Alla fine aveva ragione Simard e il suo concetto di “Rete micorrizica” (o CMN, Common Mycorrhizal Network) è poi diventato quello mainstream di “Wood wide web” e ha rivoluzionato il modo con cui si vedono le foreste e i funghi.
Finding the Mother Tree è incredibilmente educativo perché segue i passi fatti da Simard fin dall’inizio della sua carriera, le sue osservazioni e gli esperimenti concepiti per verificare le sue intuizioni. Esperimenti fatti con ingenuità e poche risorse, visto che il suo ufficio non era quello più finanziato dalla compagnia di legnami. Oltre a essere un bel trattato di scienza è anche un’interessante autobiografia. La vita di Simard è strettamente legata alle foreste dove è nata e ha vissuto. È figlia di una famiglia di boscaioli e la simbiosi con la foresta l’ha acquisita alla nascita.
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