Perché leggere P.K.Dick quando posso leggere il romanzo che lo ha fatto impazzire?
Camp Concentration è un romanzo di Thomas Disch pubblicato nel 1968, tradotto in italiano come "Campo Archimede" (con una traduzione del titolo che gli toglie tutta la ambiguità).
Scherzi a parte, va comunque detto che dopo aver letto Camp Concentration Dick iniziò a mandare una serie di lettere all'FBI avvertendoli che un'organizzazione segreta stava contattando scrittori di fantascienza per convincerli a inserire messaggi segreti nelle loro opere.
La prova, sosteneva Dick, era proprio il romanzo di Disch.
Mi sono quindi avvicinato alla lettura di questo testo con molta cautela.
La Encyclopedia of Science Fiction definisce Disch come "forse il più rispettato, il meno fidato, il più invidiato e il meno letto di tutti i moderni scrittori di fantascienza di prim'ordine."
La storia di Campo Archimede è apparentemente semplice: il protagonista Louis Sacchetti (poeta, cattolico rinnegato e obiettore di coscienza) viene trasferito in una struttura segreta dell'esercito dove una non nominata organizzazione privata compie degli esperimenti sui prigionieri.
L'esperimento consiste nell'aumentare loro l'intelligenza contagiandoli con una variante della sifilide, la pallidina. Purtroppo la pallidina conduce a morte certa. Sacchetti viene contagiato, e ingaggia una battaglia filosofica con lo scienziato Skilliman.
Non vi spoiler il finale nel caso non abbiate già letto il libro.
È ricchissimo di citazioni, ho colto riferimenti a Thomas Mann, Dante, Tommaso d'Aquino, Dostoyevsky, Shakespeare, Rllke, Kafka e Wagner, anche se di sicuro altri mi sono fuggiti.
La pallidina, il suo uso e i suoi effetti ricordano quelli dell'LSD, sostanza per la quale c'era molto interesse negli anni '50 e '60. Mentre molti speravano che l'LSD avrebbe liberato la mente delle persone, Disch la metteva al centro di interessi militari e corporation. Solo negli anni '80 con lo svelamento dei documenti relativi al progetto MK Ultra abbiamo scoperto che dopotutto Disch aveva ragione.
Ci sono moltissimi riferimenti all'alchimia. Uno dei prigionieri "superintelligenti" riesce a convincere l'esercito di aver scoperto l'immortalità alchemica. I generali e gli scienziati ci cascano come peri – e ne subiscono le conseguenze. Questo ci collega all'altro tema della storia, il Faust, nelle sue varie incarnazioni (quelli di Goethe, di Manne e di Valéry). Perché (come ha fatto notare Samuel Delany commentando il romanzo) chi cerca di essere un Archimede (ovvero avere il colpo di genio) rischia di diventare un Faust, ovvero di pagare un grosso prezzo. Qua il prezzo lo pagano i prigionieri con la loro vita, ma anche gli scienziati che supponevano di poter controllare il genio che scatenavano.
E la pallidina si scatena nel mondo, grazie alla dottoressa Busk che lo diffonde... beh essendo una malattia venerea potete immaginare come.
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