Rito di Passaggio di Alexei Panshin è stato pubblicato nel 1968 ed èstato vincitore del premio Nebula per il miglior romanzo e secondo classificato per il premio Hugo.
La Terra è stata distrutta dalla sovrappopolazione, i superstiti vivono sulle Astronavi e colonizzano nuovi pianeti. L’umanità si è divisa in due caste: gli abitanti delle Astronavi, detentori della scienza e della tecnica, e i mudeaters, gli abitanti delle colonie che sono tenuti a un livello di civiltà pari a quello del Far West americano.
Ogni abitante dell’Astronave, raggiunta l’età di 14 anni, viene abbandonato per un mese su un pianeta. Se sopravvive ritorna sull’astronave come un adulto.
Il romanzo è narrato in prima persona da Mia, e racconta la vita di questa ragazza dai 12 ai 14 anni fino al Rito di Passaggio: il rapporto con il padre, le sue amicizie e il primo amore. Mia e altri suoi coetanei vengono abbandonati sul pianeta Tintera dove scoprono che gli abitanti si stanno organizzando per rivoltarsi contro le Astronavi.
Ritornata a bordo parteciperà al dibattito se sterminare i tinteriani o meno. Avendo trovato delle persone buone, cambia idee sui Coloni accettandoli come esseri umani. Purtroppo la Colonia viene sterminata per decisione collettiva dell'Astronave.
Le Astronavi, con il loro stretto controllo delle nascite, comunque approvate dai genetisti di bordo, le prove di sopravvivenza per i più giovani e il razzismo nei confronti dei coloni, sono un ambiente distopico. Nonostante i temi e l'ambientazione siano piuttosto truci, è scritto in maniera molto tranquilla e pacifica.
Il romanzo è una risposta a molte opere di Heinlein delle quali mette in luce l’ipocrisia e la misoginia.
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