domenica 7 marzo 2021

Fiabe della Notte Oscura: Biancalapide

Il 25 Marzo uscirà Fiabe della Notte Oscura, antologia curata da Alessandro Iascy e Giorgio Smojver. Conterrà il mio racconto Biacalapide, la rivisitazione thanatolica della fiaba di Biancaneve.


Thanatolia è l'ambientazione sword&sorcery ideata da me e Alessandro Forlani, un intero continente destinato a millenaria necropoli, custodito da due città mercantili (Handelbab e il porto di Tijaratur) che vivono del commercio di tesori e manufatti. Tombaroli spregiudicati, necromanti ed eccentrici avventurieri esplorano le tombe e riforniscono i mercati: ma scavare troppo a fondo può essere pericoloso, specie dove giace una terribile entità.

Eccovi l'incipit di Biancalapide.

Una volta mentre i fiocchi di cenere cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva seduta accanto a una finestra dalla cornice d'ebano. E per ammirare la grigia nevicata contro il cielo, vermiglio a occidente e viola come il fodero di una bara a oriente, si punse un dito e tre gocce di sangue caddero nella cenere. Il rosso era così bello su quel grigiore, che ella pensò fra sé: "Avessi un bambino bianco come le lapidi del cimitero, rosso come il sangue e nero come il buio delle cripte!" Poco tempo dopo, diede alla luce una bimba bianca come le lapidi del cimitero, dalle labbra rosse come il sangue e con i capelli neri come il buio delle cripte; e, per questo, la chiamarono Biancalapide. E, quando nacque, la regina morì. Dopo un anno, il re prese di nuovo moglie.

La descrizione di Fiabe della Notte Oscura

Da Biancaneve a Cenerentola, da Cappuccetto Rosso a Barbablù: La fiabe famose reinventate tra avventura, orrore, humor nero, sullo sfondo delle cosmogonie di H.P. Lovecraft e Clark Ashton Smith. C'era una volta… l'orrore cosmico, che s'agitava inquieto, in agguato nella notte profonda e senza fine. Le fiabe, quelle vere, popolari, fanno paura. Sono state scritte per insegnare che l'oscurità è più antica della luce e che la morte attende gli incauti, nella foresta o nelle segrete di un castello. E se le fiabe sono crudeli, i racconti dell'orrore sono spesso fiabeschi. Da un'idea di Alessandro Iascy, undici autori riscrivono le fiabe famose con toni dal romanticismo gotico all'umorismo nero, dalla pura avventura all'horror lovecraftiano, e le reinventano sullo sfondo dei miti di orrore. Storie di Andrea Berneschi, Angelo Berti, Francesco Corigliano, Enzo Conti, Lorenzo Davia, Cristiano Fighera, Nicola Lombardi, Laura Silvestri, Giorgio Smojver, Mala Spina, Yuri Zanelli.

La copertina è della bravissima Silvia Perosino.

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