“Per scrivere al meglio
delle proprie capacità, è opportuno costruire la propria cassetta degli
attrezzi e poi sviluppare i muscoli necessari a portarla con sé”
Ecco alcune cose che Stephen
King non vi ha detto sulle cassette degli attrezzi, ma che ho appreso con
l’esperienza. Esperienza di scrittura o di cassette degli attrezzi? Lascio a
voi decidere di volta in volta di cosa sto parlando.
La cassetta degli attrezzi
deve essere comoda da portare in giro. Per questo preferisco una borsa
portattrezzi, da portare in spalla per lasciare le mani libere per scalare o
portare altre cose.
Gli attrezzi più piccoli
(tipo le chiavi dalla 14 in giù o le brugole) finiscono sempre sul fondo,
coperti da quelli più grandi. E perdi sempre tempo a rovistare dentro per
cercarli, quando non dimentichi direttamente la loro esistenza.
Ogni tanto devi tirare tutto
fuori, passare in rassegna gli attrezzi come fossero i tuoi soldati, dare a
ciascuno una bella pulita, pulire l’interno della cassetta; conviene anche fare
una certa selezione, magari mettendo via gli attrezzi che sai che non userai e
che ingombrano soltanto.
Tieni sempre degli attrezzi
multiuso, come per esempio una o due chiavi a rullino. Le ho usate per
praticamente di tutto: come martello, tenaglie, cunei, arma di difesa etc…
qualche volta anche per serrare dei dadi.
Può capitare che la tua
borsa degli attrezzi sparisca. A me è capitato solo in un’occasione, dispersa
coi bagagli da qualche parte tra l’Italia e l’Arabia Saudita. È stato doloroso.
Anni di utensili e attrezzi e quanto altro raccolti con cura, trattati con
amore, spariti nel nulla. Come si fa in questi casi? Beh ci si arrangia con
quello che si trova sul posto. Si improvvisa. Si chiede in prestito. Si chiede
aiuto. E quando si torna a casa, a lavoro finito, inizia il lavoro per ricreare
la tua cassetta degli attrezzi. Fallo subito, prima che ti serva di nuovo. Sai
già cosa ti serve, procuratelo e inizia da capo.
Impresta pure i tuoi
utensili a chi te lo chiede, se sono persone di cui ti fidi e che sanno come
usarli. Ma non lasciarli rovistare nella cassetta. Possono nascere
incomprensioni. E su qualcuno ti chiede lo stesso attrezzo più di una volta,
che se lo compri.
Conviene lasciare nel
portattrezzi anche alcuni “pezzi” avanzati da precedenti lavori: lavori di
raccorderia, pezzi di tubo, fil di ferro e quant’altro. Sono cose comode da
avere sottomano, visto che i problemi sono bene o male sempre gli stessi, e
quello che non avete usato in passato lo potete riutilizzare in futuro.
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