The
Chronoscope
è un cortometraggio (20'), diretto da Andrew Legge e con
protagonisti Serena Brabazon e Ned Dennehy, vincitore del Best
Experimental Film al Rhode Island Film Festival e il Best Short
Film Award al decimo Belfast Film Festival.
È
un mockumentary (un falso documentario) sulla vita della scienziata
irlandese Charlotte Keppel (interpretata dalla Brabazon), che nel
1938 scopre un tipo di radiazione luminosa che viaggia... lentamente.
Nonostante
l'incredulità della comunità scientifica, Charlotte riesce a creare
il Cronoscopio, un dispositivo che permette di vedere nel passato. La
scienziata lo vuole utilizzare per cercare la verità storica del
passato, ma le immagini che raccoglie contraddicono spesso la storia
“ufficiale”, mettendole contro la Chiesa e i Nazisti, interessati questi
ultimi solo a mostrare al mondo la passata gloria del
popolo ariano.
Questo cortometraggio ha uno stile brillante, e replica in maniera convincente e fedele i documentari e i film degli anni 30, al punto che non è possibile distinguere le autentiche immagini d'archivio dalle riprese moderne; molte immagini d'epoca sono state ritoccate al fine di aggiungere elementi utili alla storia, aumentando così la confusione tra reale e immaginario.
Questo cortometraggio ha uno stile brillante, e replica in maniera convincente e fedele i documentari e i film degli anni 30, al punto che non è possibile distinguere le autentiche immagini d'archivio dalle riprese moderne; molte immagini d'epoca sono state ritoccate al fine di aggiungere elementi utili alla storia, aumentando così la confusione tra reale e immaginario.
Andrew
Legge non è nuovo a questo tipo di operazioni: il suo precedente The
Unusual Inventions of Henry Cavendish, la storia di un giovane
inventore e della sua macchina del tempo, alternava scene riprese a
Dublino nel 1897 con nuovo materiale ripreso con una macchina
fotografica russa Krasnogorsk da 16mm.
The
Chronoscope
è un mockumentario molto interessante in virtù dei suoi numerosi
livelli di interpretazione. Parla del ruolo delle donne nella
scienza, della responsabilità della scienza stessa verso la società
e, infine, della stupidità dei nazionalismi. È un buon esempio di
come un'idea fantascientifica possa essere usata in un contesto
storico passato per dirci qualcosa sia su quel passato che sul nostro
presente.
Interessante! Ricorda molto la "finestra" creata da Walter Bishop :D
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