venerdì 14 marzo 2025

Novità: Tigre Contro Tigre

"Etica ed Estetica sono tutt'uno", e come non partire da Wittgenstein per introdurre il mio racconto solarpunk nel quale tigri antropomorfe combattono duelli a colpi di eleganza?

TIGRE CONTRO TIGRE è uscito nella collana Atlantis di Delos, curata da Franco Ricciardiello.

In questo racconto ho voluto esplorare modi non violenti di risolvere i conflitti e l’uso di (est)etiche alternative per dirimere le dispute.

Mi sono ispirato ai Sapeur, gentiluomini e gentildonne di origine africana che perseguono un ideale estetico di eleganza e stravaganza.

Tre sono i pilastri della loro arte, La Sape:

- Estrema cura nel vestirsi
- Farsi notare mentre si cammina
- Sostenere argute schermaglie verbali con gli altri praticanti.

Nella civiltà che ho immaginato le tigri antropomorfe, invece di ricorrere alla violenza, risolvono i loro conflitti (sociali e personali) con gare di La Sape.

La protagonista, Agatea, si trova a mettere in dubbio questa prassi e per protesta va a vivere su un lontano habitat spaziale dove si pratica una singola forma molto precisa di violenza: la caccia.


Qua un sito con molte risorse sulla non violenza in numerose civiltà umane.

Qua la recensione su Solarpunk.it

In un lontano futuro, quella parte di umanità che ha scelto di vivere in zone del nostro pianeta ritornate allo stato edenista ha acquisito caratteristiche proprie di alcuni animali. Agatea è una giovane ragazza-tigre che ha lasciato la propria famiglia e la propria gens per emigrare nell’habitat spaziale di Tarcisia, un gigantesco ambiente artificiale che contiene anche vaste aree selvagge. In una di queste, Agatea dà spettacolo ai turisti cacciando grandi mammut con armi primitive: una pratica che comunque prevede il rispetto della vittima, e la sua comunione nella mente della cacciatrice, che ne assimila i ricordi facendoli suoi. Ma il padre di Agatea, Buzio, arriva su Tarcisia per ricondurre la figlia ai doveri di famiglia: accetterà la ragazza-tigre di tornare sulla Terra per sostenere una sfida con il clan avversario, gli Ordenho, su una disputa territoriale? Una suggestiva avventura in cui le controversie non si risolvono con sanguinose faide e i duelli non sono all’ultimo sangue, bensì disfide a livello estetico che devono ottenere il consenso di una società con un senso etico molto più sviluppato del nostro.