È uscito da pochi giorni il trailer per la nuova serie di Star Trek, Discovery. Da quel poco che si sa, ci saranno due astronavi “protagoniste”, la USS Discovery NCC 1031 e la USS Shenzhou NCC 1227.
Vista la mia passione per le astronavi, e lo studio che ho fatto in passato sul design delle medesime nella fantascienza, mi prendo lo spazio di questo post per studiare un po’ come sono queste due nuove astronavi.
La serie è ambientata 10 anni prima della Serie Classica, ovvero negli anni 2250’ dell’universo del Star Trek originale, non quello dei nuovi film di JJ Abrams, per intenderci.
Come già con Enterprise, gli autori della serie si sono trovati a dover realizzare qualcosa di avveniristico rispetto al presente di noi telespettatori, ma che rispetti anche una certa continuity della serie. Le nuove astronavi devono quindi essere vie di mezzo tra queste due Enterprise:
Partiamo con la USS Discovery. La forma è direttamente ispirata a quella ideata da Ken Adams e Ralph McQuarrie per Star Trek: Planet of the Titans, un film mai realizzato di metà anni ‘70 (al suo posto abbiamo avuto Star Trek: The Motion Picture, ma questa è un’altra storia).
La Discovery è caratterizzata da una sezione motori a forma triangolare, mentre la sezione a disco e le gondole a curvatura sono quelle tipiche di Star Trek.
La Discovery
La nuova Enterprise per Planet of the Titans
L’astronave è piaciuta a pochi. Sul serio, si è scatenato un certo odio verso questa Discovery – ormai purtroppo su internet odiare è il passatempo principale.
I critici dicono che (1) è brutta e (2) non è un design convenzionale per un’astronave della Flotta Stellare.
Va bene che “L'uomo normale parla, il saggio tace, il fesso discute”, però due commenti vorrei farli comunque.
Intanto che sia bella o brutta è soggettivo. A me piace. Ha delle forme nette (triangolo, disco, cilindri) e concettualmente richiama il lavoro fatto da Matt Jefferies per l’Enterprise originale, composta anch’essa da forme semplici (cilindri, dischi). Lo spirito è quello della Flotta Stellare di metà 23o secolo.
Ci sono poi elementi in comune con astronavi della Federazione precedenti e successive.
Tra le precedenti ricordiamo la USS Franklin NX-326, con la quale condivide alcuni punti del design della sezione a disco. E non ci si deve far ingannare dal fatto che la Franklin appare in uno dei film ambientati nell’Abramverse: l’astronave è stata varata prima dell’arrivo del romulano Nero dal futuro, evento che ha portato alla nascita della nuova timeline.
Tra le successive… beh nell’universo di Star Trek astronavi della Federazione con la sezione motori di forma triangolare si sono viste in Star Trek III e nell’episodio di The Next Generation “Unification”. Sono astronavi che si vedono di sfuggita nel background, ma ci sono. Sono gli stessi modelli realizzati negli anni ‘70 per Planet of Titans, che sono stati adoperati solo per usare qualche vecchio fondo di magazzino. Nondimeno rappresentano il fatto che nell'universo di Star Trek c’è una linea di design di astronavi triangolari.
E non finisce qui: nella serie Enterprise (episodi “The Expanse” e “Twilight”) appare un vascello terrestre, antecedente alla nascita della Federazione e alla creazione della Flotta Stellare, ma di forma triangolare, che con un po’ di fantasia, può essere visto come antenato della USS Discovery. Basta aggiungere una sezione a disco.
Che poi l’aggiungere “pezzi” alle astronavi di Star Trek non è cosa nuova. Il caso che mi ha colpito di più è stato quello del refit della NX, nel quale aggiungono un’intera sezione motore per rendere l’astronave più simile alla classe Constitution.
Va poi detto che quello triangolare non è l’unico design “anomalo” della Flotta Stellare. C’è anche una lunga tradizione di astronavi sferiche, che va dalla Classe Daedalus nel 23o secolo alla Classe Olympic del 24o, entrambe derivate dagli schizzi originali di Matt Jefferies.
Passiamo adesso alla USS Shenzhou.
Ho trovato il suo design molto deludente. Intanto è più tipico del 24o secolo di Star Trek che non del 23o. La prova? Il design è identico a quello della USS Mawson NCC 74918 creato da John Eaves per una serie di bozzetti per Deep Space Nine.
Pieno 24o secolo, mi dispiace.
Sembra proprio una mania di Star Trek: riutilizzare a oltranza modelli già disponibili. L’Enterprise NX-01 è identica alla USS Akira. La Discovery è identica a un’Enterprise che non c’è mai stata. La Shenzhou… abbiamo appena visto.
L’accusa principale che viene quindi mossa al design della Shenzhou è che non rispecchia quello della Serie Classica. E abbiamo visto che è vero. D’altra parte, riproporre un’estetica anni ’60 nel 2017 sarebbe stato solo un vuoto esercizio, una masturbazione estetica priva di vero significato. Qualcosa del genere era stato fatto in passato sia in Deep Space Nine (“Trials and Tribble-ations”) che in Enterprise (“In a Mirror, Darkly”), ma è una cosa che può reggere per un episodio, giusto per far contenti i fan. Aggrapparsi così alla continuity estetica (e narrativa, a dirla tutta) per un’intera serie alla lunga sarebbe controproducente e alienerebbe gli spettatori moderni.
Quindi ben venga il design classico della Discovery e anche quello moderno della Shenzhou. Alla fine l'importante è che il telefilm sia bello, vero?