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sabato 27 gennaio 2018

Thanatolia: nuovi progetti


Crypt Marauders Chronicles è un setting ideato da me e Alessandro Forlani per una serie di racconti, una antologia dei quali uscirà presto per Watson Edizioni.

Le storie si svolgono nell'universo condiviso della tetra Thanatolia: un intero continente destinato a millenaria necropoli, "custodito" da due città mercantili (Handelbab e il porto di Tijaratur) che vivono del commercio di tesori e manufatti. Tombaroli spregiudicati, necromanti ed eccentrici avventurieri esplorano le tombe e riforniscono i mercati. Ma scavare troppo a fondo può essere pericoloso, specie dove giace una terribile entità: la Necromadre, misterioso e crudele essere che vive sotto il Deserto di Cenere e aspetta il giorno del suo ritorno.

Come già annunciato da Alessandro Forlani sul suo blog, abbiamo deciso di approfondire l’origine della Necromadre. E per farlo abbiamo creato un setting completamente nuovo, ambientato nel remoto passato di Thanatolia, quando il continente era sotto il regno di una saggia e giusta Regina. Per questa perduta Età dell’Oro ci siamo ispirati al meglio degli Anni ‘50

La civiltà dell'Antico Impero è un alto medioevo... anni '50 - '60! Il regime è sostanzialmente capitalistico: c'è una Wall Strett dell'Impero i cui sensali indossano toghe blu e ostentano clessidre d'oro al polso. Il ceto mercantile è la colonna della società: tant'è che dopo il collasso dell'Impero erediterà la cultura dello stesso e la preserverà dalla barbarie (com'è accaduto nel nostro mondo per la cultura latina e la Chiesa Cattolica nel V secolo d.C.). Ci sono Guardie di Palazzo con armature cromate e macchine da guerra simili a Cadillac, automi Art Decò, le modelle dei pittori che affrescano i palazzi imperiali sono dive popolari come Marilyn Monroe.

È una sorta di Atompunk&Sorcery che verrà esplorato in futuri racconti nostri e di chi vorrà partecipare a questo gioco.

In cerca di ispirazione, ho raccolto da internet una serie di ispirazioni retrofuturistiche degli anni ’40, ’50 e ’60, che possano dare un’idea di questo mondo utopistico.









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