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sabato 11 febbraio 2017

Il futuro nei film

Ho spesso avuto l'impressione che la nostra visione del futuro si stia "restringendo" a futuri sempre più vicini, rischiando di finire a non poter vedere oltre a un presente immediato che si estende uguale a se stesso per l'eternità.
Spinto da una certa curiosità ho preso un elenco di film di fantascienza e ho comparato l’anno nel quale sono stati realizzati con l’anno nel quale sono ambientati. Ho escluso quelli ambientati nel loro presente, e ho ottenuto così una lista di quasi 500 film.
In questo grafico potete vedere la distribuzione dei film:



Ho escluso i film ambientati in un futuro remoto quali quelli tratti da La Macchina del Tempo o da Dune. Quelli tratti dal romanzo di Wells usano le stesse date del libro, quindi diciamo che teoricamente dovrebbero riferirsi all'anno di scrittura del medesimo, il 1895. Dune l'ho escluso perché ambientato in un futuro talmente remoto da essere privo di senso: il 10191 AG, ovvero dopo il monopolio della Gilda, che da quello che risulta dalle cronologie succederà qualcosa 14000 anni nel futuro.

Ecco il grafico risultante:



Si nota subito il picco degli anni ’60: i film di quegli anni sono ambientati in media 500 anni rispetto al loro presente. C' un film degli anni '60, ovvero Journey at the Center of Time, che è ambientato nel 6967 DC e che potrebbe sballare la statistica, ma anche togliendolo il picco degli anni '60 resta.

Gli anni ’50 e ’70 invece presentano film ambientati in media 170-180 anni dopo la loro epoca.
Abbiamo un piccolo picco negli anni ’80 (+213 anni dopo in media) per poi avere un crollo negli anni ’90, dove i film presentavano un futuro in media 90 anni dopo circa attribuibile quasi sicuramente al cyberpunk.

Ritorniamo a valori “normali” negli anni 2000 (+170 anni in media) e abbiamo un piccolo calo nella decade attuale.

Ho provato anche a fare le medie per lustro invece che per decennio. Potete vedere qua sotto il grafico. Tenete conto che per esempio 1965 vuole dire i film usciti tra il 1965 e il 1970. C'è sempre un picco negli anni '60.



Risultati interessanti si hanno anche quando si va a vedere la deviazione standard della serie di dati, che come ricorda Wikipedia rappresenta "Lo scarto quadratico medio è uno dei modi per esprimere la dispersione dei dati intorno ad un indice di posizione, quale può essere, ad esempio, la media aritmetica o una sua stima."
Lo spiega bene questo grafico:

Negli anni '90 il futuro era, in media, quello di lì a 90 anni, e non ci si allontanava tanto da lì (deviazione standard più bassa) mentre per esempio negli anni '60 la dispersione del dati è maggiore: ci si immaginava più facilmente un futuro più lontano ancora rispetto alla media (deviazione standard più alta).

È una statistica relativa solo ai film. Non ho ancora trovato o raccolto abbastanza informazioni per esempio sui romanzi di fantascienza da poter fare un confronto e una verifica.

Cosa ne pensate?

5 commenti:

  1. Non avevo seguito il dibattito su Facebook, quindi non so se ripeto qualcun'altro: andrebbe anche osservato che negli anni '50/'60 girare un film di fantascienza richiedeva un budget straordinariamente economico, rispetto al balzo in avanti degli anni '80 - il che potrebbe spiegare lo scivolone verso il cyberpunk, che richiede meno "mezzi tecnici". In altre parole molto banalmente è facile girare film in un futuro lontano se costano "poco".

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    1. Può essere. Mi domando allora: come mai il futuro remoto visto negli anni '60 era più economico da realizzare rispetto al futuro remoto degli anni '90?

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    2. La sospensione dell'incredulità dev'essere costantemente aggiornata agli ultimi effetti speciali. Nel momento in cui girare un film di fantascienza "remota" è venuto a costare non un budget "normale", ma i milioni di Star Wars, si è cancellata la possibilità di avere "tanti" film di fantascienza "remota" e si è inconsciamente scivolati verso il cyberpunk.

      Per certi versi, la Cgi ha riequilibrato la situazione, perchè nonostante sia orribile da vedere, non richiede enormi investimenti.
      Non so, può essere una spiegazione alternativa :D

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    3. Ovvero: gli spettatori anni '60 si accontentavano di effetti più grezzi rispetto agli spettatori degli anni '80/'90, non avendo idea di cosa si potesse realizzare.

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    4. Deve essere anche qualcosa del genere, anche se non spiega come mai negli anni '50 l'orizzonte fosse più limitato degli anni '60 e gli effetti speciali di sicuro non migliori. Ma dipende comunque da quello che ti immagini. Se l'anno 3000 te lo immagini bucolico e senza tecnologia visibile, puoi fare un film a basso budget ambientato in quell'anno.

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