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lunedì 28 ottobre 2013

Steampunk! La mia recensione

Viaggiando spesso, mi capita di frequentare le librerie degli aeroporti.

Capita spesso di vedere romanzi etichettati come steampunk.

Scatta sempre l'acquisto.

Sempre.

Tempo fa ho comperato all'aeroporto di Helsinki l'antologia Steampunk! An Anthology of Fantastically Rich and Strange Stories, a cura di Kelly Link e Gavin J. Grant.




Più di recente ho acquistato A Conspiracy of Alchemists, primo romanzo della trilogia Chronicles of Light and Shadow dell'inglese Liesel Schwarz.


Sulla copertina del libro ci sono dirigibili, ingranaggi e una tizia con gli occhialini da aviatore. Tanto per chiarire, in maniera quasi imbarazzante, che è steampunk.

Ve lo recensirò appena possibile.

martedì 22 ottobre 2013

L'evoluzione del design delle astronavi nella fantascienza - Da Verne alla Seconda Guerra Mondiale


Iniziamo oggi una serie di post riguardanti l'evoluzione del design delle astronavi nella storia della fantascienza, con particolare interesse per quelle apparse in film e in telefilm, ma senza tralasciare altre fonti interessanti quali le copertine delle riviste e dei libri.

Immagine del Columbiad, di Henri de Montaut
 Per rappresentare il volo nello spazio ci si è sempre basati su quanto è meglio conosciuto e del quale si ha già esperienza, ovvero, per XIX secolo, l'artiglieria, il viaggio in treno e quello in nave a vapore. Il Columbiad di Verne (De la Terre à la Lune, trajet direct en 97 heures 20 minutes, 1865) è un proiettile, ma il suo interno ricorda una carrozza di lusso; non è poi una coincidenza se Georges Méliès nel 1904 mette i protagonisti del suo Voyage à travers l'impossible a bordo di un treno volante. Una specie di carrozza che naviga tra le stelle risulta anche dalla descrizione delle astronavi in Edison's Conquest of Mars di Garrett P. Serviss del 1898.








Il treno volante da "Voyage à travers l'impossible"

Illustrazione dal racconto di E.A. Poe
Non mancano nell'800 design molto più fantasiosi. Il protagonista di A Voyage to the Moon di Joseph Atterley del 1827 viaggia a bordo di un cubo rivestito di materiale antigravitazionale (anticipando di oltre 150 anni l'estetica del cubo Borg) mentre E.A. Poe, nel suo poco noto The Unparalleled Adventure of One Hans Pfaall (1835) fa volare il suo protagonista a bordo di una mongolfiera dotata di compressore per ricavare aria respirabile dal vuoto dello spazio.






L'astronave Excelsion di Himmelskibet
Il volo dei fratelli Wright del 1903 e il successivo sviluppo del trasporto aereo andò ad influenzare le concezioni dell'epoca riguardanti il modo di viaggiare nello spazio. Non è quindi un caso che l'astronave Excelsior nel film danese del 1918 Himmelskibet (diretto da Holger-Madsen) sia poco più di un aeroplano, con tanto di doppie ali sovrapposte e alettoni.





Il design che comunque si andò affermando nell'immaginario popolare, grazie alle copertine delle riviste di fantascienza e ai serial televisivi, fu il razzo. Il razzo, con le sue scie infiammate, il corpo affusolato e le pinne, è una figura familiare, riconoscibile come terrestre e umana, e con chiari elementi quali gli oblò che ne danno le proporzioni e una forma che ne mette in evidenza la direzione.

Probabilmente il razzo più emblematico di questo periodo è quello che appare in Die Frau im Mond, film del 1929 diretto da Fritz Lang e scritto da Thea Von Harbou (il duo dietro a Metropolis, tanto per intenderci), che si avvalse delle collaborazione degli scienziati missilistici tedeschi Hermann J. Oberth e Willy Ley per i dettagli tecnici. Collaborazione che ha ripagato, visti gli interessanti dettagli messi nella rappresentazione del razzo e del suo volo. È la prima volta in assoluto che appare un conto alla rovescia in preparazione al lancio, artificio introdotto allo scopo di aumentare la suspense e passato poi all'uso tecnico; il razzo è a tre stadi e atterra (giustamente) con la poppa. L'allievo di Oberth e padre della missilistica Wernher von Braun fu un grande fan di questo film, tanto da applicarne il logo sul primo V-2.
Il poster di Die Frau im Mond
Il razzo atterrato sulla Luna
Dettaglio di un razzo V-2 con il simbolo di Die Frau im Mond sopra

A partire dagli anni 30 negli Stati Uniti saranno i serial televisivi di Flash Gordon (1936), Captain Video (1949), Space Patrol (50-54), Tom Corbett, Space Cadet (1952) e Commando Cody: Sky Marshal of the Universe (1953) a nutrire l'immaginario americano con razzi art-déco.

Il razzo di Flash Gordon, dal serial del 1936

L'astronave di Captain Video

Vari razzi in Tom Corbett

L'astronave di Commando Cody


Poi venne la seconda guerra mondiale, e il razzo assunse un nuovo aspetto...

martedì 15 ottobre 2013

The Anachronism, il corto di Matthew Long

The Anachronism è un cortometraggio di genere fantastico ambientato nel XIX secolo.

In un giorno d'estate, Katie e Sebastian vanno a esplorare i boschi attorno alla loro casa, e grazie al loro libro di scienze catalogano le piante e gli insetti che incontrano. Finiscono per giungere a una spiaggia isolata dove trovano un oggetto impossibile da catalogare: un enorme polipo meccanico. Un sottomarino? Un'astronave aliena? La marea si alza e i due devono tornare a casa...

The Anachronism è ambientato nell'Età Vittoriana, e i due bambini rappresentano l'ottimismo della scienza che pretende di capire e catalogare tutto. Allo stesso tempo sono solo due bambini che ancora credono che gli adulti conoscano tutto. Incontrano un oggetto inspiegabile, un anacronismo, che mette a dura prova la loro fiducia nella scienza e che li fa capire che ci sono cose che non si possono leggere sui libri o imparare dai genitori, ma solo vivere tramite l'esperienza, e per le quali spesso non ci sono spiegazioni.

  Come dice il regista, Matthew Gordon Long: “Il mio scopo era catturare l'immagine incompleta che un bambino ha del mondo, con tutto il potenziale sublime e la spaventosa confusione che ne può derivare. Volevo creare un film che cogliesse la semplicità cristallina di un racconto per bambini ma che portasse anche misteri complessi e genuini nel suo cuore.”

Oltre a The Anachronism, Matthew Long ha realizzato altri cortometraggi di fantascienza, tra i quali The Great Retro-Chic Revival (2005), Trans Neptune (2006) e Drag Queen Cosmonaut (2007).
The Anachronism ha vinto sette Leo Awards: Best Short Drama, Best Screenwriting in a Short Drama, Best Overall Sound in a Short Drama, Best Musical Score in a Short Drama, Best Production Design in a Short Drama, e Best Costume Design in a Short Drama.

Ecco qui il film:




Nel caso l'embedded non funzionasse, eccovi il link diretto:
The Anachronism (Full Film) from Matthew Gordon Long on Vimeo.

lunedì 7 ottobre 2013

Cappelli per signore che guidano



Le signore guidano. A dirla tutta, le signore hanno iniziato a guidare l'automobile ben prima degli uomini: il primo field test di un'automobile è stato infatti fatto da Bertha Benz, che un bel giorno decise di prendere l'automobile costruita dal marito Karl Benz per farsi un giro.

Forse voleva andare a fare shopping.

Ovviamente, mancando nelle prime automobili amenità quali parabrezza o tettucci, le gentili signore dovevano trovare il modo di proteggersi dall'aria impetuosa che soffiava loro addosso, e dai molesti moscerini che ardivano incrociare la loro strada.

Guidavano quindi conciate così:





Quest'ultimo lo trovo sexy.

Le foto sono tratte da una rivista francese del 1906, Femina.