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mercoledì 9 aprile 2025

Fantascienza senza confini: Istrianator

Per la serie fantascienza senza confini

In occasione della SFeraKon, che si terrà a Zagreb dal 9 all’11 Maggio 2025, verrà pubblicato un numero della rivista croata Ubiq contenente il mio racconto “Istrianator”, con protagonista l’Imperatrice Sissi Cacciatrice di Mostri e Viaggiatrice nel Tempo, assieme ai racconti “Cloudbuster” di Simonetta Olivo e "Gli incerti confini dei mondi sottili" di Veronika Santo – tutte e tre queste storie sono state pubblicate in italiano nell’antologia S/Confinati, edita da Delos Digital e finalista al Premio Italia 2025.

I racconti sono stati tradotti da Veronika Santo che qui ringrazio assieme alla redazione di Ubiq per lo splendido lavoro fatto.

SFeraKon è la più longeva convention croata di fantascienza. La prima edizione si è tenuta nel 1983, e nel 1986 e nel 2012 ha ospitato un Eurocon. È organizzata da SFera, la società di fantascienza di Zagabria.

Ubiq è una rivista letteraria di fantascienza e fantasy pubblicata due volte l'anno a Zagabria, in Croazia, da SFera. Fondata nel 2007, ha ricevuto l'European Science Fiction Award (ESFS Award) dall'European Science Fiction Society nel 2011 come migliore rivista europea di fantascienza. Nella sua redazione diversi personaggi di spicco della fantascienza croata, tra i quali anche il celebre teorico della fantascienza Darko Suvin.

“Ja sam njezino carsko i kraljevsko veličanstvo Elizabeta Amalija Eugenija, carica Austrije, apostolska kraljica Ugarske, kraljica Češke, Dalmacije i Hrvatske, nadvojvotkinja Austrije; velika kneginja od Toskane i Krakova, velika kneginja od Transilvanije; markgrofinja istarska i gospoštija od Trsta. Ja sam carica Sissi, dolazim iz 1870. godine i ovdje sam da vas isprašim.”

venerdì 14 marzo 2025

Novità: Tigre Contro Tigre

"Etica ed Estetica sono tutt'uno", e come non partire da Wittgenstein per introdurre il mio racconto solarpunk nel quale tigri antropomorfe combattono duelli a colpi di eleganza?

TIGRE CONTRO TIGRE è uscito nella collana Atlantis di Delos, curata da Franco Ricciardiello.

In questo racconto ho voluto esplorare modi non violenti di risolvere i conflitti e l’uso di (est)etiche alternative per dirimere le dispute.

Mi sono ispirato ai Sapeur, gentiluomini e gentildonne di origine africana che perseguono un ideale estetico di eleganza e stravaganza.

Tre sono i pilastri della loro arte, La Sape:

- Estrema cura nel vestirsi
- Farsi notare mentre si cammina
- Sostenere argute schermaglie verbali con gli altri praticanti.

Nella civiltà che ho immaginato le tigri antropomorfe, invece di ricorrere alla violenza, risolvono i loro conflitti (sociali e personali) con gare di La Sape.

La protagonista, Agatea, si trova a mettere in dubbio questa prassi e per protesta va a vivere su un lontano habitat spaziale dove si pratica una singola forma molto precisa di violenza: la caccia.


Qua un sito con molte risorse sulla non violenza in numerose civiltà umane.

Qua la recensione su Solarpunk.it

In un lontano futuro, quella parte di umanità che ha scelto di vivere in zone del nostro pianeta ritornate allo stato edenista ha acquisito caratteristiche proprie di alcuni animali. Agatea è una giovane ragazza-tigre che ha lasciato la propria famiglia e la propria gens per emigrare nell’habitat spaziale di Tarcisia, un gigantesco ambiente artificiale che contiene anche vaste aree selvagge. In una di queste, Agatea dà spettacolo ai turisti cacciando grandi mammut con armi primitive: una pratica che comunque prevede il rispetto della vittima, e la sua comunione nella mente della cacciatrice, che ne assimila i ricordi facendoli suoi. Ma il padre di Agatea, Buzio, arriva su Tarcisia per ricondurre la figlia ai doveri di famiglia: accetterà la ragazza-tigre di tornare sulla Terra per sostenere una sfida con il clan avversario, gli Ordenho, su una disputa territoriale? Una suggestiva avventura in cui le controversie non si risolvono con sanguinose faide e i duelli non sono all’ultimo sangue, bensì disfide a livello estetico che devono ottenere il consenso di una società con un senso etico molto più sviluppato del nostro.

lunedì 27 gennaio 2025

La Traditrice Baru Cormorant

Altro che guerriere, maghe o principesse, la protagonista di The Traitor Baru Cormorant di Seth Dickinson è una figura spesso trascurata nella letteratura fantasy, ovvero una contabile.

Baru Cormorant (questo il nome della protagonista) viene nominata Contabile Imperiale e mandata a controllare le finanze di Aurdwynn, una provincia colonizzata dalla Repubblica Imperiale (sic.) di Falcrest. Il suo vero compito è prevenire una secessione di Aurdwynn dall’Impero, e per farlo dovrà usare tutte le sue conoscenze fiscali e le più astute manovre finanziarie, evitando di farsi ammazzare dai nobili locali.

E questa è solo la prima metà del libro, perché Baru è un personaggio complicato e con i suoi scopi.

Baru è infatti nata sull’isola di Taranoki, che è stata colonizzata dall’Impero distruggendone la cultura locale. La capitale Falcrest è spaventata dal ciclo della storia, che vede imperi nascere e morire. Per evitare la propria dissoluzione l’Impero applica in modo sistematico la scienza Incrastica e i suoi principi di eugenetica e igiene sociale (ovviamente eteronormativa) e determinismo razziale.

Uno dei due padri di Baru è stato fatto sparire dall’Impero e lei vuole vendetta: vuole distruggere l’Impero, ma per poterlo fare deve avere Potere, e l’unico modo per averlo è fare carriera all’interno dell’Impero stesso. Mandata ad Aurdwynn, deve allo stesso tempo sopprimere una possibile rivolta (per far vedere ai suoi superiori che è affidabile) e iniziarne un’altra (per indebolire l’Impero).

The Traitor Baru Cormorant è il primo libro di una quadrilogia (l’ultimo volume mi pare debba ancora uscire) ed è una ragionata e profonda riflessione sul Potere e sulle Narrazioni che inquadrano e imprigionano i personaggi – e cosa sono disposti a diventare per liberarsene.